G. Venturi – I Trecento
21 Aprile 2022Il nuovo Consiglio di Amministrazione
28 Aprile 2022Tre gatti dormivano sui gradini di una scala lasciata nella stanza da lavoro. Al gradino più basso ce n’era uno nero, al gradino di sopra uno bianco, infine uno grigio. Sapete che i gatti dormono sempre “con un occhio aperto”, vigili a tutto quello che accade attorno a loro. Quando la loro padrona, che era una bambina con i capelli lunghi da principessa, entrò nella stanza, naturalmente i gatti restarono immobili, come se la stanza continuasse ad essere vuota. Ma l’avevano sentita benissimo, e quando lei si chinò ad accarezzare quello più in basso, l’interessato ebbe un fremito di soddisfazione, e agitò un po’ la coda; gli altri due aprirono un occhio a metà, piuttosto seccati di questa preferenza …Poi il secondo alzò la testa, a guardare meglio la sua padrona, ed attirare la sua attenzione. Magari, non l’aveva visto? Il terzo continuava a “dormire” e fare conto di niente. Ma la sua indifferenza non durò molto: valutata la situazione, temendo di restare escluso, si alzò, e fece un agile e leggero salto a terra, andandosi a strusciare nei piedi della piccola … (Racconto tratto da I minimi 2)