Gioco d’azzardo, giocatrici e reti sociali

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Gioco d’azzardo, giocatrici e reti sociali

La ricerca è volta alla ricognizione della carriera del gioco d’azzardo femminile nel contesto metropolitano di Bologna, per la formulazione di “indirizzi di spendibilità”. Lo scopo dello studio è, da un alto, la raccolta documentaria e statistica della letteratura scientifica nazionale ed internazionale, delle ricerche e dei dati sino ad oggi prodotti volta all’analisi della carriera delle giocatrici d’azzardo al fine di sviluppare una bibliografia ragionata sull’azzardo in “rosa”; dall’altro, attraverso un percorso empirico prettamente qualitativo, è la ricognizione della carriera delle giocatrici d’azzardo; le cui caratteristiche possono incidere sul modo in cui gli individui fronteggiano o inibiscono la compulsione al gioco.

La ricerca mira all’elaborazione di una significativa banca dati sulla relazione fra “gioco”, “giocatrici” e “ambiente di riferimento” e si sviluppa su un continuum che va dalla raccolta documentaria e statistica della letteratura scientifica nazionale ed internazionale, delle ricerche e dei dati sino ad oggi prodotti ed attivati sul tema, alle specificità della realtà territoriale bolognese.

In questa prospettiva, va segnalata l’attualità di uno studio riferito alle carriere ludopatiche femminili, di fronte all’emergenza del fenomeno ed alle dimensioni in termini di quantità di giocatrici (a rischio e patologiche), ed attinente, nello specifico, al rinnovato contesto societario dinnanzi alle ultime normative nazionali in materia di gioco d’azzardo; dinnanzi alla crisi economica, i cui riflessi incidono sui comportamenti di gioco [Zavattiero 2010; Eurispes 2011] ed alle specificità locali dovute al covid-19 che ha rivisto gli spazi, i tempi e le strutture delle biografie individuali, delle città e dei singoli quartieri all’interno dello spazio pubblico e all’indomani della crisi sanitaria.