Alta Scuola per l’Inclusione Culturale
19 Aprile 2024L’Alta Scuola per l’Inclusione culturale è un progetto promosso dalla Fondazione Ipsser in collaborazione con l’Ufficio Scuola della diocesi e l’Istituto Veritatis Splendor. Originale e innovativo, vuole offrire a persone con lievi disabilità intellettive delle occasioni di approfondimento e di esperienza su alcune problematiche presenti nella società in cui siamo direttamente, anche se inconsapevolmente, coinvolti. Hanno aderito al progetto, con l’iscrizione di proprie persone assistite, alcune delle più importanti realtà che si occupano sul territorio di persone con disabilità.
Il progetto si sviluppa su cinque temi, attraverso un ciclo di dieci incontri, con due incontri per ogni tema. Il primo è di studio in aula e laboratoriale, mentre il secondo è esperienziale, in realtà in cui concretamente sono vissute le problematiche affrontate (aziende, musei e altri siti). I docenti coinvolti rappresentano professionalità di alto livello, sono coadiuvati da un insegnante di sostegno affiancato da tutor per gestire le problematiche intrinseche alla diverse disabilità presenti. Il tema conduttore di questo primo anno è «La bellezza e l’armonia delle cose nella vita quotidiana» e si propone di ampliare le conoscenze sulle scoperte della scienza e nei campi dell’arte, della storia e della vita sociale. A maggio è già stato affrontato il primo tema di Arte e Storia («Comprendere la bellezza dell’arte e della storia») con un laboratorio della storica dell’’arte Francesca Passerini e una visita tra le opere d’arte della Basilica di San Petronio guidata da don Riccardo Torricelli. In giugno il tema è stato «L’alimentazione e la sua valorizzazione in relazione al proprio benessere fisico», con un laboratorio del nutrizionista Carlo Lesi, che ha guidato anche la successiva visita alle cucine dell’Ospedale Maggiore di Bologna. Dopo la pausa estiva, da settembre sono previsti altri incontri su «Energia e le sue Trasformazioni», «Ambiente e Clima», «Le Relazioni per vivere con gli altri».
I partecipanti con disabilità a questi primi incontri sono stati 12, ma per i prossimi è previsto un allargamento in considerazione dei risultati positivi avuti come interesse, coinvolgimento e gestione delle attività. Le indicazioni già ricevute sono sicuramente utili per alzare ulteriormente la qualità della proposta, ma sopratutto rafforzano l’idea che l’ampliamento delle conoscenze rappresenta per ogni persona la possibilità di una maggiore inclusione sociale, sia per la migliore comprensione della realtà circostante che per un attivo inserimento nella vita di relazione.
Virgilio Lorenzo Politi, Fondazione Ipsser
Articolo pubblicato su Bologna Sette, 14 Luglio 2024