Vinci se non giochi

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Siamo consapevoli che i nostri ragazzi si stanno rovinando la vita?

Lo smartphone permette un accesso al gioco h24 con poche possibilità di controllo da parte dei familiari.

Il mondo dei videogame può essere così appetibile, gratificante e perverso da indurre i ragazzi ad allontanarsi dalla vita reale carica di conflitti per rifugiarsi in un ambiente virtuale, percepito come luogo sicuro.

È possibile, allora, che vengano messi in atto comportamenti problematici, percependo un’illusione di potere e di vincita.

E’ il preludio di una dipendenza

I videogiochi sollecitano il mito della vincita legata all’abilità dello scommettitore: “Vinco perchè sono diventato sempre più capace, sempre più super”.

Andare sempre più avanti, sempre più competitivi, vincere giocando, diventano una ossessione da cui è difficile difendersi e che porta a stare sempre più collegati, anche la notte.

Cosa vogliamo fare:

  • proporre ai ragazzi un “luogo”, un laboratorio, in cui comunicare, scambiare esperienze, individuare le situazioni del mondo virtuale-reale che possono diventare problematiche;
  • impostare, con la partecipazione di educatori e consulenti come facilitatori, percorsi disincentivanti la competitività e l’azzardo che i videogiochi sollecitano.

L’obiettivo è:

  • orientare gradualmente il gruppo di ragazzi (nuovi good influencer) alla comprensione di ciò che può succedere con un uso eccessivo dello smartphone e dei videogiochi;
  • fare sì che il gruppo di ragazzi si faccia carico di un obiettivo di prevenzione sociale, cioè si prenda cura dei propri coetanei con azioni di informazione e disincentivazione;
  • orientare il gruppo alla produzione di materiali artistici cartacei e, dove possibile, alla creazione di un video con la consulenza di un video-maker.

Perché…

  • i materiali cartacei e video costituiscono uno strumento valido per rendere più efficace il confronto tra pari;
  • è importante creare tra i ragazzi nuovi good influencer che parlino ai loro coetanei.

Se sei interessato a partecipare ai laboratori o desideri ricevere maggiori informazioni, scrivi una mail a fondazione@ipsser.it